Estraniandosi dalla città ed entrando in contatto diretto con il fiume, gli atleti della società Canottieri Comunali Firenze crescono in un ambiente del tutto singolare.
Imparando a essere parte di una squadra, sviluppano sia le loro prestazioni fisiche, ma soprattutto maturano come individui, coltivando i valori della fiducia e della collaborazione.
L’atleta cresce come uomo, temprato a livello fisico e morale, pronto ad affrontare vittorie e sconfitte così come sul campo gara, anche nella vita di tutti i giorni.
Immersi nel panorama delle sponde verdi dell’Arno, il trambusto cittadino viene accantonato stimolando una maggiore sensibilità all’ambiente.
Lo scorrere dell’acqua, il suono della pagaia che accarezza la superficie del fiume o un tramonto sulla città ripagano l’atleta da ogni sforzo, incoraggiandolo come un compagno di squadra, verso la prossima pagaiata.
Testo ispirato da un’intervista a Marco Guazzini.
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